Angry Birds

Se avete un iPhone, un iPod Touch o un iPad, molto probabilmente avrete già sentito parlare di Angry Birds. Il titolo, sviluppato dai finlandesi di Rovio Mobile, è il perfetto esempio di come dovrebbe essere un gioco per cellulare: curato, divertente, immediato, ma al contempo profondo. E non è un caso se il titolo in questione è stato un vero e proprio successo commerciale nonostante il costo contenuto (0.79 €), con una versione per console HD appena pubblicata e voci che parlano addirittura di un film. Andiamo ora a dare uno sguardo più approfondito ad Angry Birds e al perchè del suo successo.
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Mai infastidire dei simpatici uccellini
Lo scopo (e la storia) del gioco sono molto semplici: un gruppo di famelici maiali, guidati dal loro monarca, stanchi di pasti a base d’erba, decidono di razziare i nidi di alcuni uccelli per rubarne le uova e variare così la loro dieta, non sospettando che la vendetta dei pennuti sarà feroce ed inesorabile. E’ da qui che entriamo in scena noi: attraverso una gigantesca fionda infatti dovremo letteralmente sparare i vendicativi pennuti contro le strutture e le costruzioni che i maiali usano per difendersi, fino a che non saremo riusciti a radere al suolo le loro difese e colpirli (o far collassare loro le strutture addosso).
Come detto il gameplay è semplice: trascinando con il dito la fionda potremo scegliere forza e traiettoria del colpo, con quest’ultima che lascerà una flebile scia, in modo da avere un riferimento per il tiro successivo. Andando avanti nei diversi stage le difese dei nemici diventeranno sempre più resistenti e aggiungeranno nuovi elementi e materiali, come lastroni di pietra o massi, vetrate, travi di ferro o casse esplosive. In parallelo anche il nostro arsenale di pennuti diventerà più vario: oltre al rosso uccellino di base si aggiungeranno infatti anche volatili in grado di dividersi in tre in volo, di accelerare in aria per colpire più forte, di sganciare bombe e addirittura kamikaze esplosivi. Ogni uccello avrà quindi le sue specifiche caratteristiche e sarà in grado di essere efficace o meno contro un determinato materiale. In uno degli ultimi update è stata anche introdotta una modalità in cui il giocatore potrà utilizzare un solo “proiettile”, costituito da un furente (e gigantesco) volatile, con il quale dovremo distruggere i “cantieri” dei maiali (che saranno protetti dai classici elmetti da lavoratori) con un solo preciso colpo.

Semplice, ma vario e impegnativo
Angry Birds è la chiarissima dimostrazione che serve davvero poco per creare una vera e propria dipendenza. Il gioco, che come abbiamo detto risulta basilare nelle sue meccaniche è però molto ben sviluppato, con una gestione della fisica (necessaria visto che gran parte del nostro impegno è orientato a studiare la migliore traiettoria o rimbalzi possibili) ben implementata e con dei personaggi, nonostante l’ovvia mancanza di caratterizzazione, decisamente riusciti. L’offerta messa in campo daRovio è decisamente ampia: allo stato attuale sono presenti 180 livelli giocabili (e ne verranno presti aggiunti altri in un futuro update), ognuno dei quali ripetibile all’infinito per ottenere il massimo della valutazione (in base a come verrà terminato un livello infatti riceveremo dei punti, meno uccelli avremo utilizzato per completarlo, più punti avremo ottenuto) oltre alla presenza di piccoli segreti e uova d’oro presenti nei vari stage che dovremo sudare non poco per ottenere. E’ anche questo un punto molto importante a favore del titolo: nonostante l’incredibile immediatezza e semplicità di utilizzo, ci troveremo spesso a ripetere alcuni livelli cercando i giusti punti di impatto per scardinare le difese dei rapitori, rendendoci conto che la sfida offerta dagli sviluppatori è talvolta impegnativa, ma sempre godibile e mai frustrante.
L’esperienza di gioco offerta del titolo su iPhone è però superata dalla sua recentissima controparte per iPad: l’alta definizione non può che giovare ai nostri vendicativi pennuti, ma ovviamente la discriminante più incidente la fa la dimensione del dispositivo. Su iPad infatti non dovremmo ricorrere all’eccessivo utilizzo di zoom in e zoom out (effettuabile tramite il classico pinch) che si rivela invece necessario su iPhone viste le scarse dimensioni del monitor, rendendo l’esperienza di gioco in generale più omogenea e in nostri tiri più precisi.
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Qui Playstation
Discorso diverso per quanto riguarda la versione Minis, disponibile per Playstation 3 e PSP. Sebbene la conversione sia stata fatta probabilmente dalla versione Ipad, la mancanza di un touch screen ha costretto gli sviluppatori ad utilizzare pulsanti e leve analogiche quale sistema di controllo. Nessuna compatibilità col Playstation Move: per direzionare le fionda ed imprimere potenza dovremo utilizzare lo stick sinistro, per rilasciarla o attivare le modalità speciali degli uccellini basterà premere il tasto X. Con i dorsali digitali si gestirà, in maniera non proprio comodissima, lo zoom. Lo sforzo per portare il prodotto su console è stato minimo, dato che l’alta definizione non è supportata, così come non sono presenti trofei o affini, ora presenti in versione mobile grazie ad un recente aggiornamento. Addirittura durante le esplosioni più concitate il gioco tenderà a rallentare!
Nonostante la scarsa riuscita tecnica, Angry Birds mantiene tutta la sua carica di simpatia e magnetismo, che lo rendono meritevole di considerazione anche sui dispositivi Sony, soprattutto per via del solito prezzo irrisorio.

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